“Rivoluzione copernicana in vista. Unistudenti anticipa i provvedimenti che il Governo è pronto ad adottare ad horas per digitalizzare la trasmissione del sapere, la sua organizzazione e i suoi strumenti didattici”. Lo scrive Unistudenti in una nota. “Parliamo del provvedimento denominato Agenda digitale. Insomma :la grande manovra del Governo per agganciare la pubblica amministrazione al progresso o almeno alla modernizzazione. Questo provvedimento ci riguarda direttamente – continua la nota – Riguarda l’università con l’insieme delle misure contenute nel capitolo dedicato al “fascicolo elettronico”. Ogni studente, dal prossimo anno, avrà il suo.

 

Sarà più facile spostarsi, anche fuori italia, registrando e certificando così ogni attività didattica ed ogni conseguimento di riconoscimenti, sia quelli espressi in numeri e legati al superamento degli esami, sia quelli attestanti la frequentazione di seminari, master , stage. Vai all’estero? La tua università sposta il tuo fasciolo elettronico e da quel momento sei effettivamente in carica nel nuovo ateneo. Niente carta, niente attese, niente spedizioni. Il fascicolo sarà LA NOSTRA OMBRA, DALL’IMMATRICOLAZIONE ALLA LAUREA fino a tutti i supplement conseguibili”.

“Solo non si capisce perché la più importante novità contenuta nell’Agenda digitale sia stata scritta per mettere in chiaro che essa riguarda sicuramente il percorso scolastico pre-universitario ma non necessariamente qullo universitario. E sentite che rivoluzione sta arrivando: Dal prossimo anno scolastico “ il collegio dei docenti adotterà esclusivamente libri nella forma digitale o mista e da contenuti digitali integrativi, accessibili o acquistabili in rete anche in forma disgiunta”. E non è finita. Già da quest’anno nascono i centri digitali scolastici, soprattutto per quegli studenti che abitano nelle isole o nei centri montani.

“Questi potranno andare a scuola nelle aule digitalizzate che ogni comune sarà costretto ad apprestare per consentire l’e-learning senza costringere i lontani a pesanti e costosi ( anche in termini di tempo) avanti-indietro – continua la nota – La scuola insegna a distanza.Obbligatoriamente, e gratuitamente. E l’università? Le 6 pagine dedicate alla rivoluzione digitale applicata alla trasmissione del sapere non dicono se le facoltà avranno anch’esse tali obblighi, previsti espressamente per la scuola. La quale si rinnova ad un tasso di innovazione che per ora lambisce , ma non inonda, l’università”.

Fonte: http://www.primapaginanews.it/dettaglio_articolo.asp?id=108635&ctg=2