La parola Folksonomy (in italiano “folksonomia”) corrisponde ad un neologismo derivato dalla fusione dei termini “folk” (popolare) e “taxonomy” (tassonomia).

Con Folksonomy si indicano le pratiche, messe in atto quotidianamente dagli utenti di Internet, di classificazione e organizzazione collaborativa dei contenuti della rete.

Si fa quindi riferimento ad un insieme di metodologie di catalogazione e scambio di informazioni usate da gruppi di persone attraverso internet. 

Il meccanismo di base del fenomeno della folksonomy si fonda sull’attività di “tagging”, ovvero sull’attribuzione collaborativa di significato ad un determinato oggetto digitale, attraverso una o più parole chiave dette “tag”.

In sostanza a ogni inserimento su un sito di un nuovo link, immagine o altro dato, gli utenti possono apporre una o più parole che descrivono e classificano il contenuto. Grazie a queste informazioni aggiuntive, ogni utente di internet è in grado di gestire e richiamare successivamente in modo selettivo e versatile i dati di cui ha bisogno, scegliendo tra i propri e quelli degli altri.

Le folksonomy traggono quindi la loro forza principalmente dal contributo collettivo degli individui che entrano in comunicazione e collaborano attraverso internet, scambiandosi risorse di vario tipo (dalle foto ai contenuti di lavoro).

Questa pratica ha cominciato ad essere applicata verso la fine del 2003, alla condivisione di foto digitali su siti specializzati (l’esempio più noto è costituito dal sito Flickr), per estendersi successivamente alla catalogazione collettiva e allo scambio di tutte le altre tipologie di risorse digitali (immagini, video, audio, contenuti, annunci commerciali, email, ecc.).

Attualmente il fenomeno della folksonomy si è notevolmente diffuso, tanto che alcuni studiosi hanno cominciato a parlare della nascita di un nuovo modo di archiviare e cercare le informazioni in Internet, che potrebbe anche sostituirsi alle tradizionali modalità di navigazione finora utilizzate (motori di ricerca).

In prospettiva, diventa forse possibile identificare nella Folksonomy una sorta di “semantica bottom up”, intendendo con questa espressione un sistema di attribuzione di significato (semantica) collettivo, basato sulla collaborazione attiva tra gli utenti della rete web.