Con il termine Ubiquitous Findable Objects (UFO) si fa riferimento ad oggetti che permettono di trovare chiunque in qualsiasi momento e dovunque. Questi dispositivi derivano da sviluppi derivati dal campo delle tecnologie mobili e si basano sul principio della tracciabilità del movimento di persone e oggetti nello spazio.
Si tratta quindi di tecnologie che consentono di realizzare il meccanismo della cosidetta “ambient findability” in base al quale appunto si costruisce un mondo in cui diventa possibile avere una completa rintracciabilità dei soggetti in movimento nel tempo e nello spazio.
Le principali applicazioni in questo campo sono rappresentate attualmente da tecnologie quali GPS (Global Positioning System), RFID (Radio frequency identification) e UWB (Ultra Wide Band).
Il set di strumenti riconducibili agli UFO include quindi videocamere in rete, sensori acustici, costellazioni via satellite, smartphone, missili radio guidati ed altre tecnologie emergenti, che si occupano appunto di rendere trovabile, raggiungere o toccare qualcuno.
Si tratta di un ambito in continua espansione che va ad interessare via via sempre più settori: l’identificazione, il tracking, l’osservazione, la comunicazione e l’interazione.
E’ possibile di conseguenza prevedere che questi strumenti, come spesso succede per le tecnologie emergenti, troveranno in un futuro prossimo altri campi di applicazione e potranno essere usati, ad esempio nel caso dell’e-learning, per potenziare i sistemi di ubiquitous learning.