
DKTS ha negli anni realizzato soluzioni per giovani e adulti detenuti nelle strutture di detenzione italiane. Dallo studio dell’italiano per stranieri all’inglese, all’apprendimento di una professione: così si può dare concretezza al concetto di rieducazione e acquisizione di nuove competenze da spendere poi nella società. Ho scelto la foto di Roberto Bellini come emblema della speranza di "uscire dal tunnel".
La detenzione come occasione non solo di riabilitazione/rieducazione personale, ma come periodo nel quale si possono acquisire competenze specifiche spendibili successivamente nel mondo del lavoro o nella comunità in cui si verrà reinseriti. Questo obiettivo è da sempre centrale nelle attività e nei progetti DKTS.
La “rieducazione” sancita dall’articolo 27 della Costituzione si esplica oggi attraverso attività sia manuali/artigianali che intellettuali che possono essere implementate all’interno delle carceri e rivolte sia agli utenti adulti che ai minori.
DKTS ha studiato – a partire dagli anni Novanta - contenuti fruibili con il supporto della tecnologia, adattandoli progressivamente ai diversi contesti.
Il riferimento è per esempio alla conoscenza della lingua italiana da parte della popolazione carceraria straniera, così da eliminare il gap linguistico, barriera allo svolgimento delle normali attività quotidiane. Analogamente si propongono corsi per lo studio della lingua inglese – con relative certificazioni – ottimo strumento capace di creare opportunità di inserimento nel mondo del lavoro.
Alcuni corsi si dedicano anche specificamente all’insegnamento di una professione – i.e. mondo dell’elettrotecnica – e possono essere sviluppati in sinergia con i laboratori presenti nelle carceri.
I prodotti a catalogo appena descritti e di seguito elencati sono già stati utilizzati con profitto per i discenti presso numerose carceri italiane, grazie alla collaborazione tra DKTS e Provincie, Regioni, Ministero del Lavoro, Direzioni carcerarie.
Di facile implementazione e fruizione, tutti i corsi si caratterizzano per la modularità, l’interattività e la verifica puntuale delle conoscenze acquisite.
Una formazione di questo genere è preziosa; un arricchimento di contenuti a vantaggio della popolazione carceraria, un percorso che può diventare il primo step verso l’emancipazione una volta “fuori” dal contesto di detenzione.
Gianna Martinengo, Presidente DKTS
Questi corsi sono disponibili nell'ambito dell'iniziativa #SolidarietàDigitale iniziata nel 2020.